Critical power – Curva pt – CP/W’
Curva pt
Per iniziare è propedeutico conoscere la curva pt quindi, prima di procedere oltre, ci soffermiamo su questa.
- La curva pt reale è l’insieme dei punti potenza-tempo realmente sostenuti (punti rossi in figura). A titolo esemplificativo, se durante un uscita abbiamo sostenuto uno sforzo di durata 3’@400W di potenza media allora potremo definire il punto della curva pt relativo alle coordinate 3′-400W. Ogni volta che ripetiamo uno sforzo analogo il punto verrà sostituito con i nuovi dati solo se la nuova potenza media è maggiore della precedente. In sostanzam sulla curva pt reale, sono rappresentati i punti relativi ai nostri best results. Viene da se che per un intervallo di tempo dove non abbiamo mai sostenuto uno sforzo massimale il punto riportato dalla curva pt non sarà certamente rappresentativo del nostro massimo raggiungibile ma bensì del massimo raggiunto.
- La curva pt matematica è la curva che meglio interpola i punti massimi della curva pt reale. Il fine è quello di ottenere una funzione matematica fruibile per i calcoli oltre che dare una continuità ai punti relativi a sforzi veramente massimali. Per esempio se negli ultimi mesi di allenamento abbiamo effettuato molte ripetute massimali della durata di 5′ e 10′ avremo, per queste due durante, dei punti massimali rappresentativi della realtà. Al contrario non avremo alcuna informazione per durate di 15′ poiché mai ci siamo impegnati su questa durata. La curva pt matematica serve appunto a fornire un valore di potenza attendibile anche per quanto riguarda i 15′.
Critical Power e W’Balance parametri
Critical Power e W’balance sono due importanti parametri della letteratura moderna. Entrambi i parametri sono presentati nell’articolo scientifico del Dr Skiba intitolato “Modeling the expenditure and reconstitution of work capacity above critical power”.
Prendiamo sempre in considerazione la curva pt matematica (da ora in poi chiamata curva pt). La curva pt è caratterizzata da un fattore di forma, un fattore di scala, massimi, minimi e asintoti. Al variare del profilo atleta varieranno le caratteristiche appena citate ma tutte le curve pt avranno in comune la presenza di un asintoto quasi-orizzontale nella zona temporale 25-35′. Il valore di potenza che univocamente identifica questo asintoto è chiamato Critical Power (CP o Potenza Critica). Graficamente è la linea verde orizzontale nelle figure sotto.
Se durante un allenamento proviamo ad alternare un ritmo quasi-steady-state ±CP ci rendiamo conto che nell’intorno di questa potenza la sensazione di fatica (RPE) subisce una forte discontinuità. CP-under sono prevalenti i meccanismi ossidativi e l’utilizzo delle fibre rosse, CP-over sono prevalenti i meccanismi glicolitici e l’utilizzo di fibre bianche.
Per chi già conosce il modello FTP, fissiamo le idee notando che, per definizione, avendo tutte le curve pt fattore di forma logaritmico, è giocoforza che CP>FTP (se il concetto non è chiaro è sufficiente tenere presente che CP>FTP).
L’asintoto verde che identifica CP da origine a due distinte zone: la zona CP-under e quella CP-over.
CP-under è la zona nella quella ci collochiamo quando l’intensità dello sforzo è tale che P< PC ed il sistema aerobico è il principale carrier energetico. La zona CP-over (nell’immagine campita e contraddistinta con W’) è la zona di lavoro per sforzi tali che P>PC. Tenendo conto che l’asse x è logaritmica e non lineare, la quantità di energia (E=P*Δt) che identifica la zona CP-over è pochissima se paragonata a quella relativa alla zona CP-under. Statisticamente, l’energia rappresentata con W’ rientra in una forchetta 10-40 kJ in funzione del genotipo di appartenenza.
W’ è quindi definito come l’energia anaerobica disponibile one shot. Per comodità possiamo pensare a W’ come il contenuto di una batteria (ricaricabile….)
Modello CP/W’
Ora che sono noti i significati fisici dei parametri CP e W’ passiamo al relativo modello. Il modello CP/W’ è un artificio matematico per tradurre il concetto fisico di CP/W’ nel dominio numerico.
Il modello CP/W’ dice che:
se P<PC non utilizzo mai il serbatoio W’
se P>PC utilizo il serbatoio W’ proporzionalmente a Δ=(P-PC)*Δt
Il modello contempla anche il recovery del W’. Quando non utilizzo il serbatorio ossia P<PC lo stesso serbatoio si ricarica: fisiologicamente non utilizzo il sistema anaerobico, sistema che ha tempi di recovery piuttosto rapidi.
In articoli più dettagliati illustrerò come avviene il refill di W’ tramite la costante di tempo τ definita anch’essa nel modello CP/W. A tal proposito la letteratura non è ancora concorde sulla funzione da attribuire alla costante di tempo, discuteremo i due comportamenti più accreditati nel dettaglio: differenziale e integrale.
Test CP/W e Zone di lavoro
Per determinare le zone di lavoro è necessario conoscere la curva pt, questa la si ottiene indirettamente con un Test CP/W. Il main protocol del test CP/W è il seguente:
- Day A: 15′ TT -> 30′ recovery -> 2′ TT
- Day B: 10′ TT -> 30′ recovery -> 6′ TT
al contrario del Test FTP il pacing di questo test è in split+ strategy quindi si impone quanto più possibile l’utilizzo del sistema anaerobico. L’esecuzione di questo test non è difficile ma richiede accorgimenti da non sottovalutare.
Quando parliamo di potenze parliamo anche di durate di riferimento. La simbologia ci viene in aiuto poiché permette di inserire un suffiso a CP che indica proprio una durata. Per esempio CP30 significa Critical Power 30′ quindi ci riferiamo alla potenza media massima erogabile per 30′. Come per il modello FTP si definiscono 7 zone di lavoro:
- Z1 Active Recovery = CP360
- Z2 Endurance = CP180
- Z3 Tempo = CP90
- Z4 Lactate Threshold = CP30-60
- Z5 VO2 Max = CP6-12
- Z6 Anaerobic Capacity = CP1-2
- Z7 Neuromuscular Power = CP<1
Fini pratici
Le formule matematiche relative al modello CP/W’ sono implementate nei codici sorgenti di molti software commerciali. Detto ciò possiamo fruire di questo modello senza dover effettuare alcun calcolo manuale. Il modello CP/W è maggiormente consigliato ad atleti che allenano caratteristiche di breve durata e comunque si ritrovano a dover affrontare momenti salienti con durate caratteristiche relativamente brevi (15-20′ o comunque rientranti nel dominio temporale Critical Power). Il modello CP/W’ non è complementare al modello FTP ma piuttosto di livello “superiore”. Proprio per il suo carattere di generalità è applicabile a qualsiasi tipologia di allenamento qualora il protocollo del test CP/W’ sia rivisto in questo senso.
Ultimo ma non meno importante è la gestione gara: questo modello permette di poter definire una accorta e affidabile strategia di gara permettendo la miglior gestione possibile delle energie, argomento che tratterò in dettaglio in altro articolo.
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