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COME PROGRAMMARE LA PROSSIMA STAGIONE CICLISTICA

PROSSIMA STAGIONE COME PROGRAMMARLA

Novembre è mese di conclusioni, si riflette sulla stagione passata e si pensa a quella successiva. Come affrontare al meglio i prossimi appuntamenti? Per iniziare con il piede giusto la prima cosa da fare è programmare la stagione periodizzando il calendario nei periodi di seguito descritti.

 

Suddivisione stagionale in periodi 

Periodo di transizione

Il periodo di transizione è il ponte di collegamento tra una stagione e l’altra. Ha una durata di 15-20 giorni e si colloca nel mesi di Ottobre/Novembre. Si tratta di un vero e proprio reset psicofisico necessario all’organismo per affrontare con successo la stagione successiva. Generalmente comprende un recupero passivo o un recupero attivo utilizzando discipline alternative. Si approfitta per eseguire un controllo ematico generale di base, si lavora sul riequilibrio posturale, si effettuano eventuali modifiche biomeccaniche necessarie, è tempo di provare nuovi materiali, infine ma non meno importante è valutare modifiche strategiche al piano  alimentare.

 
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Periodo generale

E’ la fase successiva alla transizione. Si protrae da Novembre fino a Gennaio in funzione della programmazione generale. L’obiettivo di questo periodo è rinforzare la base aerobica incrementandone la capacità senza stressare l’atleta con carichi troppo elevati. Oltre a ciò, in questo periodo, le ore di luce sono carenti quindi vengono svolte attività allenanti non necessariamente specifiche.  Alle sedute in sella sono affiancate sedute di allenamento funzionale in palestra, cross training su sport compatibili  (skiroll/nuoto/corsa) o attività ciclistiche affini come ciclocross o MTB.

 
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Periodo pre-agonistico

Ha inizio a Gennaio/Febbraio e si conclude con l’arrivo delle prime gare di stagione. L’obiettivo è la ripresa del gesto atletico e la ricerca della condizione. Entrambi si ottengono con l’inserimento di allenamenti sulla forza e sulle capacità coordinative. Viene innalzata progressivamente la capacità dell’atleta di sopportare i carichi. Utilizzando un misuratore di potenza ci vengono in aiuto gli indici TSS e IF che aiutano notevolmente nella gestione del volume e intensità.

 
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Periodo agonistico

E’ il periodo più duraturo, va da Marzo a Settembre in funzione degli obiettivi stagionali. L’allenamento viene gestito in funzione delle competizioni e dei recuperi post-gara. Il carico di allenamento viene incrementato gradualmente con il conseguente innalzamento e stabilizzazione della performance. Il fine è far accedere l’atleta ad un “livello superiore”, consono alla categoria di appartenenza. Sta all’allenatore, basandosi anche sui feedback dell’atleta, trovare il limite di crescita prestazionale senza raggiungere condizioni di overeaching o addirittura overtraining.

 
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riepilogo_tabella_periodi

 
 

Programmazione 1peak/2peak

Vista la lunga durata del periodo agonistico e vista la presenza di mesi “vacanza” (soprattutto per il ciclismo amatoria) è bene decidere fin da subito se programmare la performance per 1 solo picco o per 2 picchi di forma. Nel caso dei 2 picchi, il primo si colloca tra Giugno e Luglio e il secondo a Settembre.

L’esigenza di battezzare uno, due o addirittura tre picchi (pensiamo ad alcuni prof che partecipano a Tour, Giro e Vuelta), nasce dal fatto che è psicofisicamente stressante sopportare una condizione top performance per tutta la durata del periodo agonistico. Si  programma la stazione facendo cadere il top performance nel momento di gare con maggiore interesse. In generale è possibile dare il 110% ma è giocoforza un periodo al 90%. Trasferendo questo concetto in termini di volume e intensità di allenamento si realizza l’obiettivo voluto.

 

1-2peak-ag